Ho un amico che ha la deplorevole tendenza a prendere un po’ troppo sul serio le notizie ufficiali. Io provo a spiegargli, di volta in volta, come ci sia una divaricazione fra dati formali e sostanza, fra discorsi ufficiali e realtà minute. Da alcune sere, nei TG, ci mostrano dei signori che, compunti, misurano col metro la distanza fra i banchi scolastici. Questa l’ufficialità che ci mostra anche banchi moderni e aggiornati. Poi leggiamo che la disponibilità dei nuovi banchi sarà limitata, almeno in fase d’avvio dell’anno scolastico. Un avvio che si avvicina, come data, a passi da gigante. Me lo segnala, in linea indiretta, la serie di nuove campagne pubblicitarie che lanciano i kit di montaggio, a breve in edicola, di una gran turismo d’epoca, la Lamborghini Miura, e di una nave da guerra, ancora più impegnativa da assemblare. Campagne queste, tipicamente stagionali, da rientro dalle vacanze.
Vi cito queste due iniziative solo perché, ribadisco, segnano lo scorrere della polvere in quella clessidra immaginaria che un po’ tutti abbiamo in mente. I banchi e le distanze misurate sono la teoria dunque ma, se i ragazzi di oggi non sono diversi da quelli di ieri e dell’altro ieri, faccio fatica a immaginare questi tavolinetti leggeri o, addirittura, quelle sedie che incorporano anche il tavolino di scrittura, fermi al loro posti, con le famigerate distanze di sicurezza rigorosamente rispettate. Immaginate insegnanti e assistenti scolastici come da tempi chiamano i nostri bidelli, ogni giorno col metro lineare a misurare le distanze? E, visto che ci siamo, anche qualcuno che si presti, in accesso, alla rilevazione delle temperature corporee? Un amico che è sia padre di adolescenti che ingegnere, non in esercizio, segnala come l’adozione di rotelle nei banchi di nuova generazione sia un errore grave. Lui, da tecnico, rimarca gli aspetti specifici e la durata nel tempo di quei banchi. Io ci aggiungo la vivacità dei ragazzi che, accetto scommesse, lasceranno le rotelle libere per essere loro stessi in grado di accostarsi alla compagna preferita, in sboccio adolescenziale, o di allontanarsi dal controllo, dalla temuta cattedra dei docenti.
A proposito, avete visto come il prelievo per l’effettuazione dei tamponi negli aeroporti italiani sia diverso come modalità, normativa, tempi di effettuazione e tempistica nell’adottarli? Gli aedi del regionalismo saranno entusiasti e mentre il cazzuto governatore De Luca minaccia di chiudere i confini della Campania, altrove si danno da fare per sperimentare quel vaccino salvifico che bloccherà morti e malati, quelli stessi che alcuni negano perfino.
La notizia buona è che un po’ tutti ci stanno lavorando, in corsa contro il tempo. Quella cattiva? Pessima, direi, è quella che ci suggerisce di prevedere ancora un paio d’anni difficili e non ci spiega se si dubita sulla disponibilità del vaccino, ovvero sulla sua pronta diffusione o se i due anni maledetti lo saranno “solo” per la ricaduta economica negativa, a livello mondiale, isole incluse.
Nel frattempo ci offrono un’applicazione che dovrebbe rendere più facili le ricerche sui contatti dei contagiati. Io la cerco on line, da cellulare come prescritto, ma non la trovo. Chi l’ha già scaricata mi da’ una mano? Dopo averla disinfettata, certo e con le mascherine entrambi sul viso.