CONTROMATTINALE 260/18

Dopo la mia invettiva di ieri contro il Natale, permettetemi di riscattarmi augurando a chi ci crede una buona festa. Vanto, fra i miei amici, parecchie persone per bene che sono credenti e per le quali la festa di oggi è importante e, dunque, auguri a tutti i mie amici cristiani e credenti.

Qualcuno ha voluto prendere spunto dalla cronaca,da quella madre africana col bimbo appena nato, per fare un parallelismo con la nascita di più di duemila anni fa. Retorica a parte ci sono, immagino, interessanti analogie. La madre africana, spostata in elicottero col neonato, è giovanissima, come Miriam e ne ho colto lo sguardo smarrito. Se consideriamo i lunghi tempi di questi spostamenti in Africa, i nove mesi di gestazione farebbero pensare ad un concepimento da stupro, mentre la nascita miracolosa di Betlehem potrebbe essere attribuita, secondo alcuni, ad una relazione adulterina con un legionario romano, secondo altri ancora una volta ad uno stupro, magari da parte dello stesso milite occupante ed è una trama di costante attualità.

Il Natale spinge un po’ tutti a dirsi e sentirsi più buoni. Mi domando come si sentano allora Salvini e Di Maio che, come dei Robin Hood al contrario, depredano i poveracci. L’ultima trovata del loro governo, per fare cassa a favore della Legge finanziaria, tassa le rimesse degli immigrati ma soprattutto, raddoppia l’aliquota IRPEF per le Associazioni di volontariato, trattandole come se fossero produttori di gioielli o di altri beni di lusso.
Se da un lato mi fa sorridere Carlin Pedrini che sostiene come le rimesse degli immigrati siano tutte fatte da regolari che già pagano le tasse qui da noi, dall’altro tartassare il terzo settore è appunto concretizzare l’abusata immagine del bandito che depreda i poveri a favore dei ricchi.
Difficile immaginare, caro Pedrini, tu che da ex proletario fai affari con il lusso dello slow food, che chi lavora in nero non abbia comunque l’esigenza di inviare rimesse alle famiglie rimaste in Africa.
Altra faccenda, invece, è quella della tassa raddoppiata a danno di Associazioni di volontariato, non tutte adamantine ma quasi tutte fiore all’occhiello del nostro Paese.

Negli anni ottanta avevo ben due dipendenti nella mia agenzia di pubblicità, e si era una ventina di persone in tutto, che erano impegnati nel volontariato come infermieri di pronto soccorso a bordo di ambulanze per i turni di notte. Mettevano gratuitamente a disposizione della Croce di appartenenza, una notte al mese turnandosi con altri colleghi. Una persona a me molto vicina, appunto oggi che è Natale, ha organizzato un pranzo per alcuni suoi assistiti che, altrimenti, sarebbero stati da soli. Ha passato ore a cucinare per loro del cibo che aveva precedentemente acquistato, ovviamente a proprie spese. E’ questo che volete tassare “onorevoli” Salvini e Di Maio? Certo, quasi tutti i commensali di oggi saranno italiani ma ci sarà anche un giovane cossovaro, minorenne e sotto tutela. Volete rimandarlo indietro o tassare la mia figlioccia che se ne prende cura, non solo formale giuridica ma anche protettiva e perfino affettiva?

Qualcuno che di statistica ne capisce si è tolto la sfizio di spulciare dati numerici obbiettivi. Pare che i flussi migratori, qui da noi siano in calo, anno su anno, già da prima che Salvini facesse la voce grossa, fin dalle gestioni di centro sinistra. Non basta, perché parallelamente la Spagna e perfino la Grecia, in rapporto con la sua popolazione, accolgono e assorbono più immigrati di noi. Il fatto è che agire sugli spauracchi ha sempre pagato. E infatti Salvini, molto più di Di Maio è al vertice della popolarità.

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