CONTROMATTINALE 175/22

Ci risiamo, è il momento dei sondaggi, espressi a gran voce da sondaggisti, spesso signore ancora bellocce come “la Ghisleri”. Un nome che mi riporta indietro di mille anni, ad un Ferrochina Bisleri che era uno degli ultimi sopravvissuti di una serie di alcolici in gran voga nei due secoli precedenti. Io stesso sono obsoleto e per me, un tempo, c’era solo la Doxa, poi seguita dai suoi scissionisti che crearono la Demoskopea, Fabris con un altro, un Erminero e anche da nomi persi nell’oblio da molti decenni. Se, ad esempio, vi citassi Pietro Gennaro non capireste ed è giusto così, siete giovani e non addetti ai lavori. E Salamon vi dice nulla? Bravi, ma io non penso alla figlia ma al padre, numero due della Doxa e braccio destro del fondatore Luzzatto Fegiz.

Fu anzi proprio Luzzatto Fegiz che mi passò al suo,allora, giovane e brillante assistente e dirigente Doxa, Ennio Salamon, un personaggio che ho poi ritrovato, dopo decenni, addirittura per contiguità familiare. Due miei nipoti negli anni ottanta vivevano con due Salamon nella stessa casa milanese del Garibaldi e non era convenienza ma proprio coinvolgimento sentimentale. Poi la Salamon accentuò il suo odio anti capitalista mentre il fratello lo recuperava sia in Doxa che con iniziative moderne, ecologiste ma elitarie.

Come dire che coi sondaggi potrei sostenere di essere stato culo e camicia ma ho sempre usato camicie non lunghe e quindi quel vecchio detto mi si addice poco o nulla. Diciamo che, dopo lunghi anni in cui ero studente ed intervistatore, le ricerche non solo le ho gestite ma anche utilizzate lungo tutta la mia vita professionale. Adesso, al di la di nomi nuovi, al di la della scomparsa di personaggi equivoci pronti a venderti una ricerca dal risultato garantito preconfezionato, posso garantirvi che il dato di oggi si rivelerà difforme da quello di fine mese e di fine agosto. Difforme soprattutto da quello di fine votazione.

Non voglio mica dire che non servano e così come all’uomo di marketing è utile sondare “atteggiamenti e vissuto” di chi si sbarba quotidianamente, altrettanto prezioso è, per il politico, valutare gli spostamenti nel tempo delle intenzioni di voto. Va bene ma, per piacere, non pubblicatele perché non so quanto interessi alla signora Mariuccia (mitico personaggio che citavamo fra addetti ai lavori) essere tenuta al corrente degli spostamenti di gradimento. Tanto abbiamo capito che a breve ci toccherà fare i conti con la Meloni e non il Conte con le angurie.

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